"Conosci le tue abilità,
potenziale e non puntare sulle difficoltà!"
In ETA’ EVOLUTIVA, la valutazione cognitiva neuropsicologica, si rivolge a bambini ed adolescenti.
L’obiettivo è quello di:
dare un “nome” o di capire a cosa siano dovute le difficoltà osservate o percepite e riconoscere i propri punti di forza (esempio chi ha tanta memoria, chi apprende prima leggendo, ecc.).
Spesso ci si rivolge ad un professionista perché il bambino/studente:
Come si struttura?
È previsto un primo colloquio conoscitivo con la famiglia (la presenza del figlio si può valutare in base alla difficoltà osservata ed alla sua apertura/chiusura).
Durante questo incontro si cercherà di conoscere l’anamnesi dal parto fino al qui ed ora, quali difficoltà sono osservate o descritte ed in base ad esse decidere quale tipo di valutazione sia preferibile intraprendere.
È una valutazione d’equipe dove collaborano sia logopedista sia psicologo – neuropsicologo e psichiatra infantile.
Una volta svolto l’iter diagnostico con durata di circa 5/6 incontri si descrivono alla famiglia i test effettuati, i punti di forza della persona ed i punti di debolezza (se osservati) da potenziare.
I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) sono classificabili in:
Dislessia (lettura faticosa e/o lenta con eventuale presenza di omissione di lettere ed errori),
Disortografia (difficoltà di scrittura: errori nella punteggiatura, omissione di lettere o scambi),
Disgrafia (difficoltà di scrittura: fatica a mantenere la riga o il quadretto, scrittura poco leggibile, indolenzimento all’arto superiore);
Discalculia (difficoltà nel procedimento matematico, acquisizione delle tabelline, calcoli, logica geometrica, acquisizione senso del numero).
Il DSA è un disturbo del neurosviluppo, non è una malattia e per porre questa diagnosi è fondamentale che il Quoziente Intellettivo sia nella norma.
Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) è un disturbo dello sviluppo neuropsichiatrico che si osserva a casa, a scuola, nel gruppo dei pari, durante lo sport, ecc.
I sintomi principali sono l’inattenzione, l’impulsività e l’iperattività:
Anche in questo caso la valutazione prevede un quoziente intellettivo nella norma.
“Perché continuare ad avere paura? Cosa ti porta a non riuscire a studiare? Come mai spesso la tua attenzione si focalizza su vari distrattori e non “si sofferma” sulla voce dell’insegnante?”
Con una valutazione cognitiva e neuropsicologica è possibile vivere meglio alcuni aspetti personali, conoscere le proprie difficoltà e imparare a potenziare le proprie abilità per sfruttarle al massimo.
Può essere consigliabile rivolgersi anche ad esperti: psicologici – logopedisti – psicomotricisti per avviere dei percorsi di potenziamento cognitivi (riferiti alla lettura, alla velocità, alla pianificazione, alla scrittura o nella creazione delle mappe concettuali.
Altro professionista indicato può essere il Tutor Dell’Apprendimento che aiuta lo studente a trovare il proprio metodo di studio e avviarlo verso un’autonomia personale (a scuola, nel gestire la pianificazione settimanale e le ore di studio).
Vi consiglio la lettura di questi miei articoli: psicologi-italia.it e ADHD – disturbo da deficit di attenzione e iperattività
Dr.ssa Federica Ciocca
Psicologa, Psicoterapeuta
Riceve a Torino, in provincia ed online